Voglio affrontare con franchezza uno scetticismo condiviso da molti: l’idea che il terapeuta, anziché essere uno strumento per la propria trasformazione interiore, rischi di diventare una scusa per procrastinare il prendersi in mano e, talvolta, una vera e proprio labirinto di terapie che generano dipendenza.
Quante volte avete visto amici e conoscenti incollati ad un ciclo infinito di sedute, dove il terapeuta diventa l’unico punto di riferimento, quasi una sorta di àncora salvavita? Personalmente già anni fa ho iniziato a chiedermi da psicoterapeuta: “davvero la psicoterapia, quale che sia l’approccio specifico, accompagna ad un reale processo di trasformazione personale?”.
Sono Mariarosa Greco, e la mia esperienza nel campo della psicoterapia mi ha insegnato che la via verso il benessere mentale non passa necessariamente per anni e anni di incontri, che talvolta si traducono in una dipendenza reciproca, dove il terapeuta diventa un sostituto di quella responsabilità personale che ognuno di noi deve avere per la propria vita. E’ vero che il supporto professionale per chi è alla ricerca di soluzioni per le proprie sofferenze è fondamentale, ma spesso viene presentato come la soluzione definitiva, in un percorso che si prolunga all’infinito e non lascia spazio a una reale autonomia. È tempo di cambiare prospettiva e di adottare approcci innovativi, capaci di intervenire sui meccanismi profondi della mente e senza dover rivivere dolorosi ricordi per ottenere un sollievo, spesso solo temporaneo.
Il Paradosso della Psicoterapia Tradizionale
Nel mondo della psicoterapia tradizionale, la convinzione comune è che la guarigione richieda un percorso lungo e articolato, dove ogni seduta si trasforma in una pedina di una scacchiera che, a volte, sembra non finire mai. Troppo spesso le persone si ritrovano a scandagliare il passato, a rimuginare su esperienze dolorose, senza arrivare a una vera trasformazione che comporta invece il lasciare andare il passato, smettendo di nutrirlo ancora nella vita presente. Il risultato? Un circolo vizioso in cui la persona si sente sempre più dipendente dal terapeuta. Pensare a quelle storie di amici e conoscenti che, nonostante anni di terapia, continuano a lottare con le stesse paure e insicurezze, senza mai riuscire a riconquistare spazi di reale libertà personale mi colpisce e non mi fa rassegnare, alla ricerca e sperimentazione di valide alternative.
Questa situazione solleva un serio interrogativo: serve davvero rivivere il dolore per esperienze traumatiche passate, o esiste un’alternativa che permetta di intervenire direttamente sulle fondamenta delle proprie prigioni personali? In un’epoca in cui la rapidità e l’efficacia sono sempre più apprezzate, è il caso di esplorare strade innovative che consentano di ottenere risultati trasformativi concreti ed in tempi ridotti.
BWRT: Un Nuovo Paradigma nella Terapia
Il metodo BWRT (Brain Working Recursive Therapy) si propone come una vera e propria rivoluzione nel panorama terapeutico. Diffuso e consolidato soprattutto nei paesi nordici e nel Regno Unito, BWRT si fonda su un concetto chiave: non è necessario rivivere il trauma per poterlo superare. Invece di concentrarsi su un’incessante ricerca delle cause profonde del dolore, questo metodo interviene direttamente sui meccanismi neurali e sulle risposte automatiche che il nostro cervello sviluppa di fronte a determinati stimoli. In altre parole, BWRT agisce sul “software” della mente, modificando quelle risposte apprese che impediscono di vivere nel presente in modo piacevole e libero da condizionamenti ed abitudini malsane.

Come Funziona il Metodo BWRT?
Durante una sessione di BWRT, la persona non ha bisogno di raccontare il trauma vissuto. Il focus non è sul “cosa” è accaduto, ma su “come” il cervello reagisce a quei ricordi e a quegli stimoli emotivi. Il terapeuta ti aiuterà a osservare e rielaborare queste reazioni in maniera strutturata, trasformandole in risposte più funzionali. Il risultato di questo processo è un cambiamento percepibile in tempi molto brevi: in genere, i benefici si manifestano già a partire dalle prime 4-6 sedute, a volte basta anche meno. Un approccio che rompe il mito secondo cui la guarigione richieda anni di terapia e che, al contrario, mette al centro l’efficacia e la rapidità del cambiamento, in questo caso interagendo direttamente col cervello come organo dalle potenzialità molto vaste e ancora non del tutto esplorate.
Un punto di vista Costruttivo al Legame Terapeutico
È innegabile che esistano professionisti estremamente competenti, ma troppo spesso il rapporto terapeutico rischia di diventare un percorso senza fine, dove il terapeuta diventa il punto di riferimento assoluto nella vita del “paziente”. Tale dinamica, sebbene inizialmente possa essere rassicurante e necessaria, rischia di trasformarsi col tempo in una zona di comfort che impedisce di sviluppare la propria autonomia e di fidarsi delle proprie capacità di affrontare le difficoltà della vita quotidiana, soprattutto quando queste difficoltà sono collegate al sopraggiungere di stati d’ansia e livelli elevati di stress.
Il metodo BWRT, al contrario, mira a rompere questo schema. Esso offre un percorso definito e orientato a obiettivi chiari, dove la presenza del terapeuta è importante per guidare il processo, ma non diventa il fulcro attorno al quale ruota tutta l’esistenza del cliente. Il vero cambiamento avviene quando la persona riesce a prendere in mano la propria vita, a riconoscere e modificare le risposte automatiche che la tengono ancorata a un passato doloroso che, come dice la stessa parola, è “passato”, ossia non più presente e neanche futuro!
Un Invito a Riscoprire la Libertà
In un’epoca in cui la velocità e l’efficacia sono essenziali, il metodo BWRT si propone come una boccata d’aria fresca nel panorama del supporto psicologico. Non si tratta di negare il valore di tale supporto, ma di prendere le distanze da modelli terapeutici che creano dipendenza anziché favorire la crescita personale. È il momento di portare attenzione su modalità di supporto psicologico che valorizzino la capacità innata del nostro cervello di trasformarsi e la potenza trasformativa della scelta personale di uscire fuori dalle proprie dipendenze, prima fra tutte quella verso la sofferenza psicologica da cui a parole si vorrebbe guarire, ma verso la quale nei fatti si preferisce rimanere attaccati.
La trasformazione interiore autentica nasce dalla consapevolezza di poter riprendere in mano la propria vita, di voler riconoscere e modificare quei meccanismi automatici che imprigionano nel passato. Se anche tu senti il peso di anni di terapie e desideri una via d’uscita concreta e rapida, il metodo BWRT potrebbe essere la risposta che stavi cercando.
Se senti che è arrivato il momento di prendere in mano la tua vita e dire addio a terapie infinite e stagnanti, contattami. Insieme riscriveremo la tua storia, mettendo al centro te stessa/o e la tua libertà da quelle emozioni e quelle ansie che appesantiscono la tua vita quotidiana. Il vero benessere nasce dalla scelta e la voglia, prima ancora che dalla capacità, di vivere pienamente nel presente, abbandonando una volta per tutte la schiavitù dal passato.
📞 Mariarosa Greco, terapeuta in Medicina Integrativa, PhD
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Salve Maria Grazia, può contattarmi direttamente in uno di questi modi: al 338 7255800, tramite email greco.mariarosa@libero.it oppure su Telegram @dr.Mariarosa. Le risponderò con piacere, in base ai suoi intenti e obiettivi. Salute e guarigione, dott.ssa M. Greco